Argentario da scoprire: i sentieri più suggestivi per praticare il trekking

Natura e trekking, due elementi imperdibili di una vacanza all’Argentario, un gioiello italiano che svela, accanto al suo lato selvaggio e incontaminato, anche bellezze storico-artistiche come le fortezze spagnole costruite e picco sul mare. Gli amanti del trekking, infatti, possono approfittare di questa loro passione per immergersi in scenari naturalistici meravigliosi, riconciliarsi con i loro ritmi vitali e fare delle escursioni a poco più di 18 km dall’Approdo del Re, dentro e intorno a Porto Ercole, dove storia e bellezza si intrecciano al fascino di un’epoca che narra di corsari e pirati, le cui radici affondano nella leggenda.

La Storia delle tre fortezze che formano lo Stato dei Presidi

Il promontorio dell’Argentario dal XVI secolo in poi è stato territorio spagnolo, una caratteristica, questa, che rende le vicinanze dell’Approdo del Re, ancora più suggestive e affascinanti, meta imperdibile per chi ama la natura e vuol associare, in una vacanza, relax, sport all’aria aperta e bellezze storico-artistiche. Il re Filippo II per difendere questa piccola parte del suo dominio fece edificare 3  fortezze all’avanguardia per quei tempi, in un’area di poco meno di 3km quadrati, intorno al paese di Porto Ercole e, a salire, sul promontorio dell’Argentario. Per arrivare alle fortezze si percorre un bellissimo sentiero di scorci panoramici. 

Si può iniziare dalla Rocca Aldobrandesca (chiamata comunemente Rocca Spagnola) che, avvolgendo con le sue mura il centro abitato, forma attorno a Porto Ercole un sistema difensivo importante. Presente sul territorio sin dal medioevo è nel rinascimento che ebbe un ruolo fondamentale di difesa, rimasto immutato fino all’arrivo del Regno d’Italia, all’Ottocento, quando sul finire del secolo venne trasformata in carcere ospitando, durante la prima guerra mondiale, i prigionieri nemici. Dopo il secondo conflitto mondiale la rocca venne definitivamente chiusa e venduta  a privati, che in parte trasformarono i fabbricati interni in residenze abitative, mentre altri ambienti esterni al fossato perimetrale divennero di proprietà comunale. Una curiosità: tra il 1954 e il 1956 vi risiedette lo scrittore statunitense Robert Penn Warren, che proprio in quel periodo compose l’opera con la quale vinse il Premio Pulitzer per la poesia.

Forte Filippo, roccaforte progettata dall’architetto Giovanni Camerini poco dopo la metà del Cinquecento, che si trova appena fuori dal paese e rappresenta la costruzione più fortificata ed interessante del complesso difensivo dello Stato dei Presidi. Sorta dove un tempo c’era il forte Sant’Ermo, deve il suo nome al re di Spagna Filippo II che volle ricostruirla da zero. La fortificazione alla moderna così realizzata iniziò a svolgere le sue funzioni di avvistamento e all’occorrenza anche di difesa ed offesa, con la possibilità di un’integrazione attiva con la vicina torre del Mulinaccio; vista la sua posizione sulla vetta di un poggio impervio difficilmente raggiungibile, il complesso era ritenuto praticamente inespugnabile e, in caso di attacchi nemici, diveniva la sede dello stato maggiore.

L’escursione non può che concludersi con Forte Stella, arroccato su un colle a strapiombo sul mare, imponente struttura fortificata a pianta stellata sorta dove un tempo c’era  Forte Sant’Ippolito, fu utilizzata soprattutto come torre di avvistamento che comunicava (attraverso segnali a vista) con le altre torri rendendo il comprensorio inespugnabile. Rimasta proprietà demaniale e sottoposta negli anni a numerosi restauri che l’hanno portata agli antichi splendori, oggi è molto spesso sede di mostre d’arte contemporanea. Nel 2004 Forte Stella è stata la location scelta per lo spot della TIM.

Consigli utili

L’escursione delle 3 fortezze si può fare in un giorno. Partendo dall’Approdo del Re si impiegano circa 25 minuti in auto per arrivare a Porto Ercole, sul versante opposto dell’Argentario. Si tratta di un percorso per un totale di 10 km, in cui sono presenti anche dei brevi tratti esposti. La bellezza di questa escursione che riconcilia con il mondo, rallentando i ritmi, con la possibilità di vivere la bellezza e i profumi della natura, è anche la possibilità di salire sui promontori, guardare dall’alto Porto Ercole, la Feniglia, il piccolo Isolotto e la caletta di Le Viste che si fronteggiano a poca distanza e Giannutri, poco più in là e decidere magari di scendere e raggiungere la spiaggia più vicina per godere anche del mare, una vera full immersion con la natura.

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