Il piacere della scoperta: cosa visitare all’Argentario e nei dintorni

Il significato di vacanza può tradursi in modo diverso per ciascuno di noi. 

C’è chi ama il relax assoluto, magari in compagnia di un buon libro sfogliato a bordo della piscina che, all’Approdo del Re, ritaglia nell’azzurro del cielo e del mare un’oasi di pace e piacevole freschezza. 

C’è chi, invece, interpreta la libertà come la possibilità di organizzare visite a luoghi inesplorati, ancor meglio se in compagnia della macchina fotografica. 

La vacanza di scoperta ci porta, all’Argentario e nelle sue immediate vicinanze, in località meravigliose e uniche, che sarà facile tenere impresse negli occhi e nel cuore anche a distanza di molto tempo dalla visita. Scoprirle, dunque, racchiude in sé il valore del ricordo, prezioso tesoro di un soggiorno dedicato alle cura di noi stessi e delle nostre più profonde passioni.

Scopriamo insieme alcune tappe imperdibili che gli appassionati di viaggi e fotografia non possono davvero far mancare al programma delle proprie vacanze all’Approdo del Re.

Riscoprire la storia nelle mura antiche dei Forti di Porto Ercole

Le parole chiave della visita ai Forti di Porto Ercole, meravigliosa località raggiungibile in pochi minuti dall’Approdo del Re, sono panorama e storia. Il Forte Filippo, il Forte Stella e la Rocca raccontano un passato di scorrerie e furiose battaglie via mare e via terra, sapientemente arginate da poderose architetture ed espedienti difensivi.

Il primo di questi siti storico-architettonici, il Forte Filippo, pur essendo attualmente di proprietà privata, può essere visitato lungo il suo perimetro esterno, percorrendo un sentiero che fa apprezzare la struttura a quattro bastioni, oltre che il panorama mozzafiato tutto intorno, a perdita d’orizzonte.  

Più complessa è invece l’articolazione della Rocca che, nella sua attuale conformazione, appare come il risultato di più stratificazioni avvenute in epoche successive. Il fascino dell’architettura e del paesaggio si fondono, qui, in un luogo unico e addirittura un po’ magico. Piazze, cortili e scorci danno vita a una scenografia sempre nuova e sorprendente, che l’obiettivo della macchina fotografica non faticherà a tradurre in splendide cartoline a ricordo della visita.

Il mini tour tra le architetture fortificate di Porto Ercole si conclude con un’ultima tappa: quella al Forte Stella. Come racconta il suo nome, il Forte, costruito a metà del ‘500, presenta una caratteristica forma a stella, sottolineata dalla presenza di un fossato che lo rende inaccessibile se attraverso un ponte levatoio, segno distintivo del carattere difensivo della struttura. 

Il mondo onirico di Niki de Saint Phalle: il Giardino dei Tarocchi a Capalbio

In località Gravicchio a Pescia Fiorentina, frazione di Capalbio, apre le sue porte al pubblico fin dal 1998 l’affascinante Giardino dei Tarocchi, considerato da molti il capolavoro di Niki de Saint Phalle.

L’impronta dell’artista franco-statunitense è percepibile fin dall’ingresso nel Giardino, dove non è prevista alcuna visita guidata né percorso predefinito. L’idea alla base del progetto, infatti, è far immergere il visitatore in un mondo sospeso tra sogno e realtà, alla scoperta personale ed emozionale del significato delle ventidue magnifiche sculture colorate che punteggiano il paesaggio del parco, immerso nella natura rigogliosa della Maremma.

Ciascuna opera rappresenta la traduzione in cemento, acciaio, ceramica e vetro di uno degli arcani maggiori dei tarocchi.

Ispirazione per il progetto del Giardino furono, originariamente, due esempi di perfetto connubio tra architettura e paesaggio, ovvero il Parco Güell di Antoni Gaudí a Barcellona e il Parco dei Mostri di Bomarzo, ideato da Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini.

Quest’ultimo Parco, che dista dall’Approdo del Re poco più di un’ora e mezza di tragitto in auto, può a buon diritto candidarsi come tappa conclusiva della vacanza sulla via del ritorno.  

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